In nome della rosa… o per meglio dire in nome del “Rosa”, ma non un rosa qualunque ma quello della Notte più famosa dell’estate italiana. Siamo oramai alle porte dell’ottava edizione e nel tempo ne sono successe tante e tante cose sono andate perse. Curiosità, aneddoti, potremmo dire uno per ogni anno della sua vita… allora eccoli qui: 8 anni di Notte Rosa, 8 curiosità sulla Notte Rosa.
- L’Inventore della Notte Rosa – La prima edizione della Notte Rosa si è tenuta il 1 luglio 2006. Fortemente voluta da Andrea Gnassi, oggi sindaco della città di Rimini, allora Assessore al Turismo della Provincia di Rimini, è nata come una notte tutta al femminile, che mettesse al centro la donna. Piano piano la concezione di questo colore cambiò e il rosa divenne il colore dell’accoglienza e dell’ospitalità. La Notte Rosa è figlia di Andrea Gnassi, tant’è che in occasione della prima edizione, la rivista GQ gli dedicò un servizio-intervista con tanto di foto a doppia pagina con l’allora assessore appoggiato ad una moto, attorniato da due belle ragazze. Il rosa, allora era donna!
- Dalla “notte” alla kermesse –
ino al 2010 – prime 5 edizioni – la Notte Rosa si concentrava tutta in una sera, nelle prime 4 edizioni di sabato, e nel 2010 di venerdì. Poi la Notte Rosa si è trasformata in una due giorni (venerdì e sabato) cui si aggiunge l’alba della domenica, quando a Rimini Terme si chiude la manifestazione con il concerto all’alba sulla spiaggia. Ma ormai non si può più cambiare nome… la notte rimane notte! - Prima era il caos, poi arrivò… la Dolce Vita – Dolce vita di Federico Fellini. È la prima volta che la serata ha un tema specifico, prima la manifestazione non aveva un focus e tutti gli appuntamenti venivano scelti in base all’appeal del nome dell’artista. Oggi gli eventi seguono un file rouge, una coerenza che l’ha arricchita.
- A proposito di geografia: perché bianco non è rosa – La Notte Rosa nasce ricalcando la Notte Bianca, una notte intera con eventi culturali e musei aperti gratuitamente che nel 2006 aveva riempito Roma e numerose capitali europee. Ma la Notte Rosa è diversa come impostazione dalla classica gemella bianca perché non coinvolge una sola città ma un’area geografica ampia seppur riconoscibile sotto il “cappello” di Riviera Romagnola. A proposito di differenze, nelle classiche notti bianche gli esercizi commerciali e culturali non cambiano aspetto – rimangono semplicemente aperti – mentre i locali, i monumenti e le strade della Riviera cambiano aspetto e si colorano di rosa. Molti ristoranti cambiano anche i loro menù.
E chiudiamo con un’altra curiosità geografica: la Notte Rosa è anche internazionale, coinvolge infatti la Repubblica di San Marino. La Notte Bianca di Roma ha mai coinvolto Città del Vaticano? Pare proprio di no. I confini nazionali si sono travalicati solo in Romagna. - Primo morto sul campo: La Gradisca – Attualmente, anche se in modo informale, si fa coincidere l’apertura della stagiona balneare con la Notte Rosa. Prima del boom di questa manifestazione, invece, l’apertura della stagione della Riviera di Rimini era ufficialmente affidata alla festa de La Gradisca, il 21 giugno. Nella prima notte d’estate tutte le località della Riviera di Rimini e anche più a sud e nord, si assisteva ad uno spettacolo pirotecnico immenso e colorato e le spiagge si animavano di feste organizzate dai bagnini, con musica e buon vino locale. Poi – causa fondi d’investimento – dopo un primo anno di convivenza lo spettacolo pirotecnico de La Gradisca è stato sacrificato alla Notte Rosa che ha fatto dello spettacolo pirotecnico della mezzanotte uno dei momenti clou dell’evento, sin dalla sua prima edizione. Chi buttiamo giù dalla torre? si chiesero gli amministratori del tempo. Così si è schiantata al suolo La Gradisca.
nche se timidamente, in un primo momento una parte dell’opinione pubblica riminese si è espressa negativamente rispetto alla manifestazione che fagocitava tutti gli investimenti sul turismo, facendo morire piccole manifestazioni e realtà. Poi non si è potuto più negare il ritorno economico della Notte Rosa e gli animi si sono placati. - Galeotta fu la piadina… il miracolo irlandese della Notte Rosa –A centinaia i giornalisti che hanno fatto conoscere nel mondo la Riviera perché capitati di qui durante le diverse edizioni della Notte Rosa. Nell’ultima edizione, l’inviato dell’Irish Indipendent si è letteralmente innamorato della Riviera e della piadina. Tornato a casa ha scritto che
“Il cielo era grigio e coperto quando siamo partiti da Dublino, ma al nostro arrivo a Rimini siamo stati letteralmente sommersi dal Rosa. Dal più morbido rosa scuro al più chiaro color ciliegia, tutto era inondato di tonalità rosate, inclusi i drappeggi appesi tra gli alberi, le lampadine dei lampioni e l’acqua colorata che sgorgava dalle fontane. Non c’era persona che incontrassimo che non fosse vestita di rosa, uomini inclusi! Mi sono innamorato della specialità locale, la piadina, che è possibile degustare in un’ampia varietà di ripieni, sia dolci sia salati. Quella scelta da me, al prosciutto e pecorino, potrebbe sembrare quasi noiosa, ma giuro
che è stata una delle cose più buone che abbia mai mangiato. Talmente deliziosa, che alcuni dei miei compagni di viaggio di tanto in tanto sparivano letteralmente in qualche locale, per riemergere con la piadina dei loro sogni saldamente serrata tra gli artigli.”Che bella dichiarazione d’amore culinario!
- Questione di numeri – Ogni anno si cerca dai fare di più. Ogni anno ci si colora di più, si mangia di più, ci si diverte di più… di più, di più, di più.
All’ultima edizione: 1.426 stabilimenti balneari coinvolti; 2.250 locali addobbati di rosa, tra ristoranti, trattorie e pizzerie; 1.200 boutique; 31.000 palloncini rosa; 1.500 luci rosa; 200 metri di maxi tavolata rosa; 3.500 alberghi decorati di rosa; 100.000 gadget prodotti e distribuiti; 1.000 barche in mare a mezzanotte; 26.000 fuochi artificiali; 100.000 gadget prodotti e distribuiti; 20.000 piadine rosa distribuite; 15.000 rose realizzate per gli allestimenti; 4.000 cocktail rosa distribuiti; 4.000 metri di tulle rosa utilizzati per gli addobbi; 1 bruschetta rosa lunga 10 mt; 8 chilometri di bandiere rosa appese nella Riviera; 600 aquiloni rosa in cielo; 30 km di luci rosa negli hotel della Riviera; 2.000 cantarelle rosa (dolce tipico); 300 kg di caramelle; 2,5 tonnellate di pesce grigliato; 25 postazioni di fuochi d’artificio; 180 kg di ciambelline rosa; 2 tonnellate di pasta rosa distribuita…. E ci fermiamo qui! - In nome del rosa… quando tutto è cambiato – La Notte Rosa si è trasformata nel tempo nel Capodanno dell’Estate Riminese. E si sa, la notte di capodanno si fanno follie, così è anche in estate. In nome della Notte Rosa ogni follia è giustificata e compresa. Uomini con la parrucca rosa passano inosservati, piadine rosa, gelato rosa (nato per l’occasione un gusto chiamato Riminosa, che viene distribuito solo nel periodo della festa, in tutte le gelaterie artigianali)… insomma, tutto è lecito purché sia rosa. I detrattori siano banditi dalla festa!