Sempre più spesso gli italiani scelgono le ferie intelligenti. Il mese di settembre – con costi delle strutture alberghiere e dei servizi più bassi rispetto ai mesi di punta – vanta giornate dal clima più piacevole, meno afose, dove al tepore delle mattinate in spiaggia si possono alternare piacevoli passeggiate nelle città d’arte. La Romagna da questo punto di vista è una base perfetta: da qui è possibile raggiungere facilmente – in auto oppure in treno – città d’arte del calibro di Bologna, Ferrara, Loreto, Ravenna e tante altre mete interessanti.
Se avete deciso di passare le vacanze in Riviera vi sarà utilissimo sapere che oltre alla classica giornata in spiaggia, percorrendo pochi chilometri si possono fare delle bellissime gite fuori porta… una giornata in città!
La giornata in città, la gita fuori porta che vi proponiamo è Ravenna
La bellezza e l’interesse storico di Ravenna non si discute. Candidata città europea della cultura per l’anno 2019 sta vivendo un attimo di particolare splendore in virtù di questa candidatura che spinge costantemente gli amministratori a curare in ogni singolo aspetto sia l’ospitalità sia le bellezze intrinseche del luogo. Non tutti sanno che dopo Roma, Ravenna è la seconda città italiana per estensione di territorio appartenente al Comune. Una grandezza che passa inosservata percorrendo gli intimi vicoli del centro cittadino.
Munitevi di cartina (si può richiedere nel centro Iat nei pressi del Mercato Coperto in piazza Costa) nei quali sono indicati i principali monumenti del centro storico, tutti raggiungibili comodamente a piedi.
A proposito, apriamo parentesi: la stazione ferroviaria lambisce il centro, quindi per chi è arrivato in città con il treno (lo consigliamo se si arriva dalla direzione di Rimini perché il convoglio attraversa i lidi di Comacchio che affiancano i corsi d’acqua e gli spazi suggestivi delle saline di Cervia) non è necessario prendere bus o altri mezzi per raggiungere i principali monumenti della città. Chiusa parentesi. Delle indicazioni sul “come arrivare” ve ne parleremo in seguito.
Sicuramente la prima cosa da visitare sono i meravigliosi mosaici che si trovano nei mausolei di Galla Placida, di Teodorico, nella stupenda Basilica di Sant’Apollinare.
In generale non possiamo non dire che l’Onu ha “sigillato” con la tutela di patrimonio culturale dell’umanità tantissimi monumenti e mosaici, una concentrazione impressionante per una cittadina di provincia, che in un attimo nell’infinito tempo della storia si ritrovò essere il centro, la capitale del mondo.
Ma torniamo ai nostri monumenti. Partiamo con la Basilica di Sant’Apollianre Nuovo – costruita dal re Teodorico si trova poco fuori dal centro. Nata come “cattedrale” ariana venne in seguito donata alla cristianità. I mosaici che la ricoprono al suo interno sono coloratissimi e raccontano sia scene bibliche sia scene di quotidianità. Una caratteristica propria di questo edificio. Teodorico diede la sua paternità anche ad un altro edificio: Il Battistero degli Ariani. Un po’ nascosto – ma vale la pena andarlo a cercare – è il Battistero Neoniano. Si trova in un edificio attaccato al Duomo e al Museo Arcivescovile che ospita la Cappella di Sant’Andrea con la cappella abbellita di mosaici di voli d’uccelli dorati. La presenza di Teodorico è forte, le sue spoglie pare siano conservate proprio nel Mausoleo di Teodorico, un po’ fuori rispetto al centro cittadino. A colpire il bianco del marmo d’Istria con il quale è stato realizzato il mausoleo. Altra particolarità: si trova su due piani.
Uno dei monumento più conosciuti di Ravenna è la Basilica di San Vitale. Fuori è forte, quasi aspra nelle geometrie con giardini che la circondano e che la dividono in parti. Prima di entrare a San Vitale vi consigliamo di spostarvi oltre il giardino e visitare il piccolissimo Mausoleo di Galla Placida. Appena si entra manca il respiro. Alzare la testa verso la parte superiore di questa stanza minuta (la stanza funeraria, che accoglie le spoglie di Galla Placida) è come alzare la testa verso il cielo. Piccolissime stelle di mosaico punzonano un tetto blu che ipnotizza e avvolge. Bellissimo, non pare possibile che mani umane abbiano potuto generare una tale bellezza, attraverso una tecnica come quella del mosaico. Dentro la Basilica di San Vitale gli spazi si fanno ampi, le pareti si allungano verso l’alto e tutto prende respiro. Delle piccole lune su colonne barocche raccontano storie di vita.
Un po’ nascosta, un po’ anonima è la Tomba di Dante. Il padre della lingua italiana, il sommo poeta riposa in una piccola stanzetta in fondo ad un vicolo.
Di Ravenna si può dire che da l’impressione di essere stata una città paziente, dove l’arte certosina delle pietruzze da collocare una di fianco all’altra per far emergere le storie del mondo è stata assorbita e l’ha bloccata. Passeggiare per le vie del centro è come passeggiare in una bolla. Un’esperienza da fare.
Una volta in centro, dopo il tour dei mosaici e delle bellezze architettoniche della città si può fare un giro nella centralissima via Girolamo Rossi che pullula di negozietti di oggetti di arredamento molto particolari. Una miriade di piccoli baretti, pub e cafè completano “l’arredamento” del centro di Ravenna.
Come arrivare a Ravenna
Una bellissima città, perfetta per una gita fuori porta partendo dalla Romagna. Basti pensare che i treni collegano le due località con una frequenza di un ora o due a seconda delle fasce orarie, per un viaggio che oscilla tra i 35 minuti (per i treni più veloci, le frecce) e i 60 minuti con i treni regionali veloci e regionali.
Per chi arriva in auto da Rimini (in generale da sud) si può percorrere la Strada Statale 16 Adriatica oppure passare dall’autostrada A14, uscita Cesena Nord e Superstrada E45 in direzione di Ravenna. Una volta arrivati in città poco fuori dal centro storico ci sono dei parcheggi a pagamento (nell’ordine di poco più di un euro all’ora).