La Valle del Conca si insinua tra la Romagna e le Marche. I suoi paesi hanno un anima contadina, che poggia, però, le basi su di un territorio che storicamente è stato teatro di guerra e di conflitti. Castelli, rocche, mura e borghi sorgono tra colline morbide e dai colori più diversi.
A guardare questi paesaggi si avverte un senso di pace che conquista i visitatori al primo sguardo. Una pace che venne più volte scalfita – tra il Medioevo e il Rinascimento – da battaglie soprattutto tra gli eserciti dei duchi di Urbino, signori del Montefeltro e i signori Malatesta a guida della vicina Rimini. Ecco il tour della Valconca, 360 gradi di opportunità!
Posta a pochi chilometri a sud di Rimini, ancora più vicina alla glamour Riccione e attaccata a Cattolica, la Valle del Conca è la meta ideale per una gita fuori porta. In autunno sagre e feste paesane fanno di questi territori i luoghi preferiti dagli amanti del buon cibo della tradizione e in primavera ed estate i suoi paesini con le rocche appoggiate dolcemente sulle colline sono visitate ed apprezzate da migliaia di turisti.
Cominciamo dal nome, Valle del Conca, la valle i quali paesi sono lambiti dal fiume Conca, che nasce a 1400 metri d’altezza su, monte Carpegna e poi scende verso il mare a Cattolica e Misano Adriatico. In mezzo si apre la strada verso la pianura, la Romagna propriamente detta con gli appezzamenti coltivati a pezzi, ogni pezzo un colore, un odore, una tradizione. E poi in direzione del mare la storia si fa più viva, i monumenti più importanti.
La Valconca è unica per questo, perché in un solo spazio collega la montagna al mare passando per la collina e la campagna. Ogni tappa la sua tradizione, il suo valore, il suo appeal.
I luoghi lungo il fiume – Montescudo, Albereto, Traviri, Montefiore, Saludecio, Mondaino.
Sono questi i paesi e i luoghi che si appoggiano sul fiume Conca. Montescudo è posta proprio sulla cima di una collina. Da qui si vede tutta la Valconca. La città è circondata da mura antiche e solide. Al centro la pizza e la bellissima torre municipale del XIII secolo, tutt’intorno un dedalo di vie. Più a nord c’è Albereto è poco visitata ma è un incanto. Anch’essa circondata da mura malatestiane si sviluppa lungo un’unica via, su essa si affacciano tutti gli edifici del paese.
Traviri è un antica chiesa distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi rimangono delle suggestive rovine, senza pareti né tetto ma con lo scheletro di un campanile. Montefiore invece si identifica con la sua fortezza, posta in cima ad una collina visibile sin da Rimini. Saludecio è il penultimo paese prima di arrivare al mare, è il classico borgo medievale e una torre con un arco sovrasta tutti all’ingresso del paese. Bella la piazza centrale e i tanti edifici e chiese che si allineano lungo la strada principale.
Di Mondaino la prima caratteristica è la piazza circolare dove ogni anno si tiene il Palio del Daino che molto ricorda il Palio di Siena. Anche qui è presente una fortezza Malatestiana.
Scendendo verso il mare – Verso il mare i luoghi diventano lussureggianti, s’incontrano grotte che scendono nelle profondità della terra, città circondate da olivi secolari e vigne. Sulla costa, lunghe spiagge dorate si alternano a scogliere, dando vita a paesaggi affascinanti. Onferno è un borgo ma è anche una cava che sbuffa fumo. La principale attrattiva però sono le grotte naturali a decine di metri di profondità, abitate da rare specie di pipistrelli.
E si passa così sull’altra riva del fiume dove i colli diventano più miti e gentili e le vigne sono coltivate a Trebbiano e Sangiovese. Da qui s’incontrano Coriano che forma un piccolo lago nella località di Santa Monica e San Giovanni in Marignano medievale nel dna. Infine ci sono Cattolica e Gabicce lambite da fiume e mare. Quest’ultima in particolare ridiventa selvaggia quando si alza il promontorio di Gabicce e il monte San Bartolo.
L’area si caratterizza per una fila di alte e ripide scogliere che vanno da Gabicce sino a Pesaro, con una serie di speroni ondulati e vallette che scivolano verso il mare, una vera rarità nella parte settentrionale della costa adriatica. I picchi più alti non raggiungono di 200 metri, ma i colori dorati delle rocce creano un fantastico effetto con il blu del mare.