Il Parco del Delta del Po occupa una vasta area geografica dell’Emilia Romagna, un piccolo gioiello naturale che oltre ad essere Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco è una località molto interessante dal punto di vista turistico. Qui si aprono itinerari naturalistici e tour da percorrere a piedi, in bicicletta oppure a cavallo. Oppure, se si vuole, dalle acque con una visita su motonave.
A livello geografico il Parco (dal corso del Po di Goro) ripercorre il delta storico del fiume più lungo d’Italia sino alla costa adriatica, le valli di Comacchio, le saline di Cervia e poi verso l’interno, quando l’acqua diventa dolce e si aprono bellissimi boschi e pinete.
Il Parco: un paradiso del birdwatching
Nella parte di Ferrara e di Ravenna, in 58 mila, ettari si estende il Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna, meta unica per gli appassionati di uccelli e capitale del birdwatching (qui passano 300 diverse specie di uccelli, poiché il Delta del Po si trova lungo una delle rotte principali di migrazione che collega i paesi del nord Europa a quelli del sud Europa e dell’Africa, dove gli uccelli vanno a svernare). A tal proposito a Comacchio (dove si trova il quartier generale del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna) ogni anno si svolge la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico (International Po Delta Birdwatching Fair), una delle manifestazioni legate al turismo ambientale e al birdwatching più apprezzate in Italia.
La natura che cambia se stessa
Ciò che rende questa zona particolarmente affascinante è il continuo cambiamento che la natura fa su se stessa. La natura modella e allo stesso tempo si modella. I detriti fluviali, infatti creano lingue di terra che spostano ad est il confine tra mare e terra. L’acqua ha sempre lavorato e l’uomo ha sempre cercato di metterci una pezza per “far tornare” le cose. Già nel IV secolo a.C. vennero realizzate le prime operazioni di regimentazione idraulica. Ma la parte di bonifica più massiccia arriva dopo l’Unità d’Italia, a metà dell’800.
Oggi il Parco è disseminato di strade sterrate che affiancano gli argini, boschi e aree verdi ricchi di flora e fauna, il tutto immerso in un atmosfera di quiete.
18 itinerari tutti da vivere
Sono 18 gli itinerari o “stazioni” dai quali si può partire per percorrere nel Parco, ci sono strade panoramiche ampie da percorrere in automobile e ponti da passare a piedi e poi, come abbiamo già detto, anche in barca. Qui è possibile anche affittare delle biciclette e percorrere i percorsi cicloturistici, insomma una marea di opportunità per vivere la natura. Particolarmente belle le passeggiate a cavallo che partono sia da aziende agricole e non sia da località balneari.
Tra tutti gli itinerari possibili, segnaliamo:
Pineta di Classe e Saline di Cervia
Si accede alla Pineta di Classe dalla località Fosso Ghiaia (raggiungibile dalla SS16 Adriatica). Dalla Pineta di Classe si prosegue verso Parco 1° maggio per raggiungere il cuore verde della pineta. Da qui ci si muove a piedi, in bici oppure a cavallo. In direzione est si raggiungono le dune litoranee e le pinete della costa, mentre in direzione sud ci si dirige verso le zone umide (Ortazzo e Ortazzinno) mete straordinarie per osservare uccelli rari (sterne, garzette, cavalieri d’Italia, folaghe). Gli stessi percorsi si possono intraprendere da sud, dal mare, quindi da: Lido di Savio, Cervia, Milano Marittima e Lido di Classe per fare il percorso al contrario, in direzione nord. Si può cominciare il tour anche da Ravenna e da Lido di Dante (posti a nord) attraversando, poi, gli argini dei Fiumi Uniti. Un percorso da non lasciarsi scappare.
Stazione Comacchio Centro Storico
Si parte da uno dei ponti più belli della zona: il ponte Trepponti. Da qui ci si muove incontrando tanti altri attraversamenti, come il ponte degli Sbirri, il ponte di San Pietro e ponte Pizzetti, un piccolissimo ponte in cotto che ti permette di attraversare la riva del canale di via Agatopisto. Via Buonafede….e via per altri ponti nel centro storico di Comacchio.
Non solo natura…
La visita al Parco del Delta del Po’ non è solo natura. Da qui ci si può muovere verso le cittadine più storiche che lo circondano, come il faro di Gorino, il centro storico di Comacchio (ricco di ponti e canali), l’Abbazia di Pomposa e il Castello della Mesola, solo per citare alcune località. Questi sono luoghi di trattorie, ristoranti e osterie di piatti tipici locali. Il pesce è l’ingrediente principale, soprattutto le anguille ma anche i frutti di mare, le ostriche, le cozze e ancora cannocchie e sogliole.
Per informazioni parcodeltapo.it